Conti correnti: ormai un peso per le Banche

Cosa possiamo fare quando anche i nostri risparmi sul conto corrente non sono più sicuri ed esenti da costi?
Questa è la domanda che ultimamente in molti si stanno ponendo.
I motivi sono evidenti: in primis sappiamo che ormai i soldi sul c/c non sono sicuri a causa dell’instabilità patrimoniale di alcuni istituti di credito, come abbiamo avuto (purtroppo) modo di vedere in questi ultimi anni con il fallimento di importanti banche e le conseguenze che ne sono derivate per i risparmiatori.
I conti correnti, inoltre, con il passare del tempo sono diventati sempre più bersaglio del fisco, con un controllo sempre più serrato.
Il denaro giacente sul conto corrente, ormai, è visto come una semplice e veloce disponibilità di liquidità per il correntista, non matura nessun tipo di interesse ed è uno strumento di investimento infruttuoso ed esposto a diversi rischi.
Oggi giorno anche per la banca (l’altra figura del rapporto di conto corrente) tenere delle grosse somme giacenti sul conto è diventato insostenibile e troppo oneroso, soprattutto per le banche online che fino a qualche tempo fa non applicavano nessun tipo di costo o canone.
Sì, perché a causa della pandemia gli italiani, sia per questioni legate alle varie restrizioni imposte dal governo che ne hanno limitato i consumi, sia per la paura derivante dall’incertezza del futuro, non hanno speso come nel periodo pre-covid e ciò ha fatto aumentare i risparmi sui conti correnti.
A febbraio 2021 si stima una giacenza sui c/c di circa 1745,60 miliardi di euro, cifra via via sempre in crescita con il passare del tempo.
Questo per le banche non è più sostenibile.
Molti correntisti in questi mesi hanno già ricevuto dalla propria banca la comunicazione che avvisa la clientela di questa problematica.
Gli avvisi sono dei più vari e ogni banca ha adottato politiche differenti per incentivare i titolari di conto corrente a spostare il proprio denaro dai conti a strumenti di investimento.
Abbiamo esempi di banche online che hanno deciso di chiudere tutti quei conti con giacenza pari o superiore ai 100.000 € privi di alcuna forma di investimento, se non si sceglie di destinare parte del conto a strumenti sostenibili per la banca.
Altre hanno invece deciso di applicare delle commissioni su tutti quei conti a partire da una certa giacenza.
Questo è un chiaro segnale che certifica quello che già era scontato: tenere i propri risparmi sul conto corrente non soltanto non è più sicuro e remunerativo, ma ora è diventato un ulteriore costo, anche per le banche stesse.
Occorre quindi portarsi avanti e cercare sul mercato quelle soluzioni che già esistono e che purtroppo sono poco conosciute dal consumatore medio, che gli permettano di mettere i propri risparmi al sicuro per utilizzarli in ottica di progetti a breve o lungo raggio e che nel tempo fruttino interessi.
La panoramica di soluzioni a disposizione è ampia, per poter rispondere alla varie esigenze del cliente, ed un esperto o consulente è la persona a cui rivolgersi per trovarla.