Pandemia e crisi in Ucraina: cosa succede nei mercati?

Pandemia e crisi in Ucraina: cosa succede nei mercati?
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Sì, gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da eventi che non si verificavano da parecchio tempo e sì, hanno sicuramente sconvolto la vita di ognuno di noi sotto l’aspetto sociale, economico e sanitario.

Per quanto riguarda i mercati, come abbiamo già visto, in questi anni sono stati influenzati fortemente dalla pandemia da Covid 19 e fino al mese scorso potevamo tranquillamente dire che ormai si erano stabilizzati dopo la forte risalita avuta da aprile 2020.
Oggi però ci troviamo davanti ad un nuovo evento negativo, che attualmente sta coinvolgendo attivamente solo alcuni paesi, ma che sta influenzando tutto il mercato finanziario mondiale.

Perché scrivo su questi temi?

Perché voglio condividere con te delle informazioni, sia di rassicurazione se hai già investito, sia spunti utili se ancora non l’hai fatto.
Anche in questo momento di incertezza dobbiamo affidarci alle statistiche e alla storia, perché grazie a queste, e agli eventi passati, possiamo capire oggi come si comporteranno i mercati e di conseguenza noi e i nostri investimenti.

Qual’è la differenza tra crisi da pandemia e crisi in Ucraina?

A differenza delle crisi sanitarie che nella storia hanno sempre visto crollare i mercati in maniera lenta nel tempo per raggiungere infine grossi picchi negativi, le crisi di carattere politico, come per esempio una guerra tra paesi, ha un crollo dei mercati molto più rapido e deciso.

Questo cosa comporta?

Che la ripresa dei rendimenti nel caso di una crisi sanitaria avviene più tardi, mentre la risalita dei mercati per una crisi socio-politica è più immediata.
Una rassicurazione avviene per gli investimenti in cui si è cercato da subito la diversificazione.
In tutti questi investimenti l’influenza di tali eventi è sicuramente ridotta al minimo e gli investitori lo possono notare dalle piccole variazioni che il proprio capitale potrà avere, che non sarà mai paragonabile alla volatilità che invece hanno i mercati esterni.

Qual è il fattore che influenza e che non piace ai mercati?

L’INCERTEZZA.
È proprio questa a creare instabilità nei mercati e la successiva volatilità.
Il fatto di non sapere come potrebbero svilupparsi gli eventi crea una forte preoccupazione tra gli investitori che porta ad una forte instabilità e cali dei mercati, di norma ancora prima che un conflitto inizi.
Di fatto la storia dimostra che i rendimenti e i mercati si riprendono durante il conflitto stesso, mentre tendono a scendere nuovamente, in maniera ridotta, subito dopo la fine della guerra per poi risalire definitivamente.

L’ultimo esempio che certifica questo comportamento dei mercati è la seconda guerra mondiale.

Negli USA, infatti, fino al 1938 si godeva di un ottimo andamento dei mercati (fino ad ottobre dello stesso anno) quando iniziò l’invasione della Germania del Sudetenland che rendeva chiare le ambizioni di Hitler per l’Europa.
Da quel momento in poi si ebbe una grossa volatilità dei mercati che si stabilizzò, ed ebbe una grossa risalita, durante tutto il conflitto, esattamente a partire dal 1939 (invasione della Polonia da parte dei nazisti) fino al 1945 (anno di resa della Germania).
Successivamente si ebbe nuovamente della volatilità con la firma dell’armistizio nel ‘45 che sanciva nuova incertezza sul futuro, per poi riprendersi definitivamente dopo, con la forte scia positiva dei mercati che si ebbe negli anni successivi.

Per concludere ti voglio tranquillizzare se hai scelto di diversificare perché non subirai i bruschi cali che si stanno verificando, dovrai semplicemente aspettare il momento in cui i mercati risaliranno.

Se non hai ancora investito è utile ricordarti che questo momento di calo è il MIGLIORE per investire ed entrare nel mercato, in modo da godere della risalita dei rendimenti che avremo.

francesco pintore
Francesco Pintore
Insurance and financial advisor 

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